La mappa raffigura un podere accorpato con terreni collinari attraversati da anonimi corsi d’acqua e coltivati a seminativi nudi e arborati e con vasti boschi (divisi con linea rossa da quelli del Podere del Poggio di Colle). I coltivi sono organizzati con terrazzamenti e altre sistemazioni idrauliche. I fabbricati colonici sono resi prospetticamente, in forma probabilmente realistica. Richiami alfabetici individuano – oltre alla casa del lavoratore con stalle e colombaia – le mura dell’omonimo e diruto castello e la fornace. Alla c. 15 compare la Descrizione del Podere di Colle posto nel Popolo di S. Piero a Massa Potesteria di S. Giovanni e Comune di Monte Gonzi, pervenuto all’ospedale per acquisto da Lucrezia Bartoli nei Portinari il 26 settembre 1611, con indicazione “dei vocaboli” degli appezzamenti (richiamati con numeri): In Colle, Boscaccio, Boschi di Aiaccia e del Rucho, Campi Grande, al Lendine, delle Culle, delle Buche, delle Pozzachere e in Corpiano e Il Campino.