Si tratta della pianta del podere di Lucciano, posto nel “Popolo di S. M. a Vignola, Potesteria di S. Casciano”. Sono evidenti l’uso e la sistemazione del suolo (in parte terreno lavorativo olivato, vitato, fruttato e querciato e in parte boschivo “a fuoco”), la suddivisione degli appezzamenti, le strade e i corsi d’acqua. Il tutto si estende su una superficie di stiora 670, panora 5, pugnora 64 e braccia 10 e confina con i beni delle Monache di S. Niccolò, della Chiesa di S. Maria a Vignola, dei P.P. di Certosa, con i beni Bali Gianfigliazzi, con i beni delle M.M. di S. Domenico, con i beni Minerbetti, con il podere di Luccianello e con i beni Giucciardini. In alto a destra è riportata la veduta della casa padronale e da lavoratore, indicata in pianta con la lettera A.