Si tratta della pianta del podere di Macine Lunga, posto nel “Popolo di Santa Margherita in Case Rotta, Potesteria di S. Casciano”. Sono evidenti l’uso e la sistemazione del suolo (in parte terreno lavorativo olivato, vitato, fruttato e “pinato”, in parte sodo, boschivo “a fuoco” e castagneto), la suddivisione degli appezzamenti, le strade e i corsi d’acqua (fiume di Terzona). Il corpo principale del podere si estende su una superficie di stiora 363, panora 2, pugnora 7 e braccia 4 e confina con i beni dei fratelli Paolini, del marchese Corsini e con il fiume Terzona. Fanno parte del podere anche un appezzamento di terreno boschivo a palina di stiora 37, panora 4, pugnora 2 e braccia 6, situato in località “Zanzano” a confine con i beni di Antonio Paolini e una piccola striscia di terreno al di là del fiume che confina con i beni Gerardini. In basso a destra, è riportatala veduta della casa da lavoratore, indicata in pianta con la lettera A. Il podere pervenne allo Spedale di Santa Maria Nuova per donazione fatta da Lorenzo di Andrea di Olderigo Rifredi nel 1531.