Si tratta della pianta del podere di Postico, posto nel “Popolo della Pieve di S. Stefano, Potesteria di S. Casciano”. Sono evidenti l’uso e la sistemazione del suolo (in parte terreno lavorativo olivato, vitato, fruttato e in parte boschivo “a fuoco”), la suddivisione degli appezzamenti, le strade e i fossi di scolo. Il corpo principale si estende su una superficie di stiora 251, panora 8, pugnora 2 e braccia 3 e confina con i beni della Pieve di S. Stefano a Campoli, i beni Niccolini, i beni della Pieve di Campoli e infine con i beni Orlandini. Fanno parte del podere anche quattro appezzamenti separati rispettivamente di: stiora 81, panora 5, pugnora 8 e braccia 9; stiora 19, panora 5, pugnora 11 e braccia 3; stiora 17, panora 11, pugnora 6, braccia 3; stiora 9, panora 8, pugnora 6 e braccia 4. Il primo, costituito da terra boschiva e soda, si trova in località “Poggio al Moco” e confina con i beni della Pieve di S. Stefano a Campoli e degli eredi di Luca Balduinetti; il secondo, costituito da terra in parte lavorativa e in parte boschiva, si trova in località “Vernaccia” e confina con i beni Balduinetti e Niccolini; il terzo, costituito da terreno lavorativo e querciato, si trova nel Popolo di S. Cristina a Monti lungo il fiume Terzona a confine con i beni Balduinetti e Niccolini; il quarto infine, ancora un terreno lavorativo e querciato, si trova nel Popolo di S. Bartolomeo, sempre lungo il Terzona a confine con i beni Balduinetti e Niccolini. In basso a destra è riportata la veduta della casa da lavoratore. Il podere è stato lasciato allo Spedale di Santa Maria Nuova dai R.R. Cappellani di S. Maria del Fiore.