La pianta rappresenta il podere di Sechialla, posto nel Popolo della Pieve di S. Vito, Podesteria dell’Ancisa. Sono evidenti l’uso e la sistemazione del suolo (terreno “ulivato, vitato, fruttato, e pasturato”), la suddivisione degli appezzamenti, le strade e i fossi scolo. Il tutto si estende su una superficie di stiora 336, panora 2, pugnora 11 e braccia 11 e confina con i beni della sig.ra Margherita Brandolini, il borro di Ricornioli, il podere de Grilli (Monache di Cornioli), il podere di Loppiano (sig. Camillo Strozzi) e il borro di Ribottoli, al di là del quale si trovano i terreni dei poderi del Poggio e del Tesoro (beni della Pieve di S. Vito). In basso a sinistra è riportata la veduta della casa da lavoratore, indicata in pianta con la lettera A. Con le lettere B e C sono invece indicati: la casa “rotta” del podere della Fornacetta e un piccolo appezzamento di terreno lavorativo e sodo con querce denominato “spiaggia di Ricornioli” che confina con i beni delle Monache dello Spirito Santo e del sig. Brandolini. Dalla descrizione si apprende che questo podere comprende anche il podere della Fornacetta e che i due poderi pervennero all’Ospedale di Santa Maria Nuova per via testamentaria da parte di messer Matteo Sbarbagli nel 1584.