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Poderi del Giglio e Casalino

Datazione: 1697

La pianta rappresenta i poderi del Giglio e del Casalino, posti nel Popolo di S. Cerbone a Castagneto, Podesteria dell’Ancisa. Sono evidenti l’uso e la sistemazione del suolo (terra “lavorativa, vitata, pasturata e querciata”), la suddivisione degli appezzamenti, le strade e i fossi scolo, di cui uno costituisce il confine fra i due poderi. Con le lettere A e B sono indicate le rispettive case da lavoratore, le cui vedute sono raffigurate a destra e a sinistra della tavola. L’intero corpo di terre si estende su una superficie di stiora 662, panora 6, pugnora 6 e braccia 10, e confina con i beni del dott. Filippo Maria Neri, i beni del marchese Bagnesi, i beni del sig. Giuliano Guidi, il borro della Meleta e il podere di Barberino. Dalla descrizione si apprende che il podere del Casalino fu acquistato dal sig. Francesco Brunacci nel 1635.

Archivio:

Archivio di Stato di Firenze

Fondo:

Ospedale di Santa Maria Nuova

Raccolta:

Descrizione Geografica di tutti i Beni, che nel presente stato gode e possiede il Venerabile Spedale di S.a M. Nuova della Città di Firenze, nella sua Fattoria di Castagneto Fatta d'Ordine e Commissione del Rs.mo MonSig. Michele Mariani moderno Spedali[ngo]

Autori:

Dimensioni:

Larghezza 778 mm, altezza 490 mm
:

Orientamento:

nord-ovest in alto

Scala grafica:

canne 80 a terra

Unità di misura:

canna di braccia 6 a terra fiorentine
Imago Tusciae
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