La presente carta raffigura la pianta del podere di Porta (nel Popolo di San Gusmé e Comune di Arceno) con la relativa legenda. E’ evidente l’uso e la sistemazione del suolo, i viottoli e gli edifici. Confina con i possedimenti del cavalier del Taia, con quelli della chiesa di san Gusmè, con le strade che vanno a Belvedere a Castelnuovo e a Tempoperso. “Descrizione: A-Campo detto il Cendaraccio già delle ragioni del Porticciolo ; B-Campo detto Poggio a’ Mandorli delle dette ragioni ; C-Campo con aia e capanna delle ragioni della Porta; D-Fonte d’acqua di vena con peschiera e lavatoio; E-Pianata della casa per il lavoratore ; F-Pianta del palazzo ad uso del padrone Podere detto “la Porta” lavorativo, sodivo, vitato, olivato e arborato che parte segnato H posto nel popolo di San Gusmè e nel comune d’Arceno […]; G-Campo lavorativo con mori detto il “Pian del Vannini”.