Nella presente tavola sono riportate l’elevazione, la sezione lungo la linea ABC e la pianta della fonte di Tirli, con l’indicazione in rosso della nuova “conserva” che deve essere realizzata per far fronte alla penuria di acqua durante la stagione estiva. Secondo il progetto dell’ingegnere Sebastiano Benini si procederà con la costruzione dei muri di cinta “cdefg” in sasso e calcina, elevandoli dal fondamento e ripieno “E” fino all’imposta della volta, che sarà a crociera “di lavoro cotto”. Al di sopra del ripieno “E” sarà prima eseguita una gettata di smalto “F” e poi realizzato un pavimento in mattoni murati a “guazzo in calcina”. Allo stesso modo la copertura della conserva sarà eseguita in mattoni e calcina. Per quanto riguarda invece gli intonachi, quello esterno sarà in buona calce, mentre quello interno (fino all’imposta della volta) sarà in calce e pozzolana. La nuova conserva sarà collegata con quella esistente mediante l’apertura del muro “G”.
La tavola è allegata alla “Relazione e Perizia dei Lavori occorrenti per aumentare la conserva della Fonte vecchia di Tirli” scritta dall’ingegnere Sebastiano Benini il 15 novembre 1846.