La carta topografica rappresenta la stessa base territoriale della N. 278. a, con un progetto di bonifica – vistato dal maggiore del corpo imperiale del Genio Michaux – consistente nell’apertura di numerosi canal tracciati perpendicolarmente alla linea di costa e confluenti in un fosso collettore parallelo alla medesima, che avrebbe dovuto portare lo acque nel padule di Piombino, di cui si pensava di aprire una foce per il deflusso in mare presso il Poggio delle Forche. Anche la Cornia, che sfociava nella parte settentrionale del padule, si doveva canalizzare e portare direttamente in mare nella nuova foce. Numerazione antica: 2.