La pianta, ben delineata e di buona resa espressiva, fu disegnata dall’ingegner Florenzio Razzi in seguito ad una sua visita alla “Strada Comunale detta del Bolgione” (Vignano – Siena) che “devia dall’altra Comunale Maestra detta di Vignano”. ASS, Quattro Conservatori 2011, ins. 59 <> [Relazione], Florenzio Razzi, 1772, marzo 16, cc. 2 – 3. Secondo alcuni possessori limitrofi ed in particolare il Cavalier Francesco Pavolo Dei, la strada verteva in così cattivo stato da essere quasi del tutto impraticabile. Sotto accusa erano i “mezzaioli” del podere Befonti del Nobile Bernardino Savini, i quali avevano “chiusa, e serrata una Fossa, nella quale si sboccavano, e si deviavano Le acque della detta Strada […] le quali essendo necessitate à trascorrere un più lungo tratto delle detta Strada in scesa alquanto ripida” avevano reso la medesima, “in detta Scesa”, inutilizzabile. Infine non solo l’ acqua defluiva in gran quantità in un campo del Savini “con gravissimo pregiudizo delle Semente”, ma i viandanti erano costretti ad attraversare le terre del podere della “Casa Nuova” del nobile signor Dei, non potendo percorrere la via ufficiale. Cfr. Ivi, Dei. Istanza contro Savini, 1772, gennaio 21, c. 1.