Il disegno, che si inserisce nell’ambito di una controversia tra privati, è essenzialmente teso ad evidenziare l’oggetto della rappresentazione: la viabilità. Ansano Bellugi, fattore al servizio della famiglia Tolomei, accusava alcuni possessori limitrofi alla strada che metteva in comunicazione la Consolare Romana e la Strada di Monte Oliveto Maggiore nei pressi di Buonconvento (Siena) di aver “occupato, e lavorato il suolo di detta Strada, ed intieramente impedita la suddetta comunicazione, con pregiudizio non solo dei Possessori dei Beni, e terreni circonvicini, come sono quella della detta Eredità Tolomei, che si prevalgono di detta Strada di comunicazione per trasporto delle Grasce, ma con pregiudizio dell’Universale”. Il principale indagato era il signor Bellugi, fattore di Percena (delle Monache di Santa Chiara) il quale (nel punto segnato in pianta alla lettera “F”) vi aveva scavato una fossa che ostacolava il transito. Cfr. ASS, Quattro Conservatori 2009, ins. 44 <