La mappa raffigura oltre venti appezzamenti di terra lavorativa richiamati con numeri e dotati di casa colonica (con pagliaio e orto recintato), alcuni confinati con l’Arno e il Fosso di Peretola. In basso a destra compare l’annotazione: Bernardo Sgrilli 23 febbraio 1763, probabilmente a documentare una verifica della mappa fatta sul terreno. Alla carta successiva compare la descrizione del P. di Petriolo, con casa da lavoratore con aia posta nei Popoli di San Biagio a Petriolo e di San Donnino e con elencazione con lettere alfabetiche e con numeri di ben 30 prese e campi di terra lavorativa spogliata e sette vigne (per complessive Stiora 246.2.11-5 1/4), posti nelle località Vergine del Terrazzo, Poderino della Cupola, Ponticino o Romita, San Francesco, Isola di Brozzi di là d’Arno, Le Tre Vie, Le Sei Vie, Giomentaio, Santa Croce, Salceto, Tonfano, Violati d’Osmannoro, Castri, Isola di là d’Arno, Goricina, Rio di Ponte Lupaio, Isola di Mugnone. Circa l’insicurezza idraulica, è da notare che per i campi F-G si annota: “che parte ne ha levata Arno” e “luogo hoggi battuto da Arno”.