Carta prospettica del territorio di Capalbio, accuratamente confinato nei riguardi dello Stato dei Presidi (padule e tombolo di Burano) e dello Stato Ecclesiastico. La concezione è quella della tradizione pittorica, ma la carta e assai interessante, sia perche riporta analiticamente tutte le sedi umane (delle capanne, alle torri, all’osteria, mulino e ferriera della Pescia, ai ruderi del convento dei Monaci Benedettini e al vicino ” polite del Diavolo ” sul Chiarone e la via Aurelia, alle casette dei pescatori, ecc.), sia perche cerca di localizzare nel generale sistema delle pasture e dei boschi (in parte bandite e dogane), le poche coltivazioni a cereali o a vite, con alcune indicazioni relative alle potenzialita agricole stesse. Numerazioni antiche: 131 e 32. Il vecchio inventario riferisce il disegno all’archivio della Deputazione sulla Maremma.