Si tratta di una delle 6 sezioni da ricomporre (misura totale 1196×1140 mm), inquadra l’intera isola d’Elba con il vicariato granducale. In riquadri posti nella cornice compaiono: il litorale toscano con tutto l’Arcipelago e la Corsica orientale; le isole del Giglio e di Gorgona e parti di Pianosa, di Capraia, di Montecristo e ancora di Gorgona; e, con piante e vedute, Portoferraio, Giglio castello, Giglio porto, Giglio Campese, Capoliveri, santuario elbano di Madonna delle Grazie, Portolongone oggi Porto Azzurro e Capo Sant’Andrea. La rappresentazione – come tutte le mappe di podesterie e vicariati – è costruita secondo il metodo delle “carte da viaggio”: è composta da sezioni da ricomporre, incollate su tela e ritagliate a loro volta in rettangoli in modo da permettere di piegare la mappa senza rovinare il disegno. I contenuti sono quelli consueti della cartografia amministrativa: insediamenti (in rosso, con quelli religiosi contrassegnati da una croce), strade (in marrone), corpi idrici (in azzurro), e l’orografia è resa con lo sfumo. Le diverse isole sono rappresentate in scale di riduzione diverse: scala di miglia 3 fiorentine = 150 mm (isola d’Elba) – scala di miglia 4 fiorentine = 200 mm (isola del Giglio) – scala di miglia 2 fiorentine = 100 mm (isola di Gorgona) – scala di miglia 50 fiorentine =128 mm (costa e isole).