Tecnico assai qualificato, Stefano Zocchi fece parte degli operatori della Magistratura dei Capitani di Parte Guelfa.
Fu uno degli agrimensori più accreditati soprattutto nell’esecuzione di mappe cabreistiche. A questo proposito si ricordano i quattro cabrei delle proprietà dello Spedale di S. Maria Nuova di Firenze: quello dei beni della Fattoria di S. Casciano in Val di Pesa, del 1710; quello delle fattorie di Pieve a Pitiana e della Romola in Valdipesa, del 1711, formato anche da piante più tarde firmate da Francesco Sodi; quello della Fattoria di Castelfiorentino, del 1716-17, nella quale si segnala la bella veduta del centro abitato (alla c. 4); quello dei beni chiantigiani (Panzano, Pieve a Pitiana e Romola), un prodotto veramente notevole che si distingue anche per l’eleganza del disegno, arricchito anche dalla bella veduta del palazzo di fattoria adiacente alla Pieve romanica di S. Leolino, datato 1717; la raccolta delle piante dei beni del Monastero fiorentino di S. Giuliano, un registro elegantemente rilegato contenente 27 tavole finemente disegnate ed abbellite con figure ornamentali, del 1717.
Viene attribuito a Stefano Zocchi il cabreo della Fattoria di Santa Maria alle Grazie in Casentino (ex proprietà dello Spedale di Santa Maria Nuova di Firenze), dell’inizio del secolo XVIII (Ginori Lisci, 1978, p. 281).
Nel 1720, Stefano Zocchi si occupò del progetto di rifacimento del convento fiorentino del “Pellegrino”.
Nel 1720 e nel 1730, in qualità di perito della Parte, fu chiamato ad occuparsi dell’incanalamento del corso dell’Arno da Rovezzano a Signa: per l’occasione (nel 1720) realizzò una pianta del tratto in questione (in ASF, Piante dei Capitani di Parte, piante sciolte, 7) (Piccardi, 2001, pp. 49 e 89).
Produzione cartografica
Cabreo dei beni della Fattoria di S. Casciano in Val di Pesa, 1710 (ASF, Santa Maria Nuova, f. 705);
Cabreo dei beni della Fattoria di Pieve a Pitiana e della Romola, 1711 (ASF, Santa Maria Nuova, f. 695);
Cabreo dei beni della Fattoria di Castelfiorentino, 1716-17 (ASF, Santa Maria Nuova, f. 699);
Cabreo dei possessi (poderi e case urbane) del Monastero fiorentino di S. Giuliano, 1717 (ASF, Miscellanea di Piante, nn. 283-283c1);
Descrizione topografica di tutti i beni della Fattoria di Panzano, 1717(ASF, Santa Maria Nuova, f. 696);
Cabreo dei beni della Fattoria di Santa Maria alle Grazie in Casentino, inizio XVIII secolo, attribuito (ASF, Conventi Soppressi, 260, n. 135. Convento di Santa Maria a Vallombrosa);
Pianta di un tratto del Fiume Arno poco a monte di Firenze, 1720 (ASF, Miscellanea di Piante, n. 497c);
Disegno di un ponte sull’Arno presso Signa, 1722 (ASF, Miscellanea di Piante, n. 751v);
Piante e alzati di edifici posti in Firenze, 1732 (ASF, Miscellanea di Piante, nn. 283dI-eI).
Riferimenti bibliografici e archivistici
Ginori Lisci, 1978, pp. 80, 82-83, 86, 112 e 275-277, 281-282; Rombai, Toccafondi e Vivoli, 1987, pp. 221-228, 376 e 461; Stopani, 1993, p. 63; Valentini, 1993, p. 285; Piccardi, 2001, pp. 49 e 89; ASF, Miscellanea di Piante; ASF, Santa Maria Nuova.
Anna Guarducci